Lo scorso Ottobre Mauro (mio marito) ha fatto un viaggio in Cina per andare a trovare suo figlio Cosimo che stava lavorando là da circa un anno.
Martina, Cosimo e Mauro a Pechino
Mi ha raccontato di cose bellissime e fare una vacanza con Cosimo e Martina (la moglie di Cosimo) è stata un’esperienza che non dimeniticherà. Io non sono potuta andare perchè non potevo lasciare il lavoro per troppo tempo e quindi sono rimasta a casa :(.
Comunque visto l’entità del viaggio Mauro mi ha chiesto cosa desideravo avere come regalo dalla Cina. La mia risposta è stata: un vaso!
Scaffali di vasi da un venditore cinese
Alcuni giorni dopo cominciarono ad arrivarmi fotografie di mercatini e di scaffali pieni di vasi tra cui scegliere. Uno mi aveva subito colpito, il vaso con le zampe fini blu/turchese e per secondo quello bianco con gli esagrammi dell’I CHING.
Tornato in Italia, Mauro apre le valige per tirare fuori i miei regali, i vasi che gli avevo indicato nella foto, ma durante il viaggio uno dei due è stato completamente distrutto ed era proprio quello che volevo tanto!
Il mio bellissimo vaso!!!!
Vi giuro che mi è venuto da piangere, lo aspettavo ed ero felicissima che me lo avesse comprato, non ho avuto il coraggio di buttarlo via e ho detto a Mauro che lo avrei aggiustato con la tecnica giapponese del kintsugi (金継ぎ), o kintsukuroi (金繕い), letteralmente “riparare con l’oro”. Dopo varie prove per affinare la tecnica sono riuscita a rimettere insieme tutti i pezzi del vaso. Il passo successivo non poteva che essere quello di realizzarci un ikebana.
Per la sua forma particolare, il vaso, non è facile da utilizzare ma dopo alcune prove ho realizzato il mio ikebana. Rendere la “vita” a questo bellissimo vaso è stata una gioia.
Il vaso recuperato con la tecnica giapponese del kintsugi
Anche se ho finito il quinto anno di studi e ho preso il diploma da Maestro, ritengo che ancora ci sia moltissimo, per non dire quasi tutto, da imparare di quest’Arte meravigliosa che è l’Ikebana Sogetsu.
Per questo motivo, con Ilaria (la mia amica maestra d’ikebana di Livorno) ogni due mesi andiamo a trovare il nostro gruppo di studio a Roma e con l’occasione perndiamo lezioni dai nostri Maestri Luca Ramacciotti e Lucio Farinielli.
E’ bello vivere l’atmosfera del gruppo e lavorare insieme, si trovano soluzioni creative che da sola forse non avrei trovato. Per me studiare ikebana è stato ed è un nuovo modo di vivere che mi sono scelta, che ho voluto fermamente e che mi impegno a mantenere con sempre rinnovata curiosità ed entusiasmo.
Devo dire che Luca Ramaciotti e Lucio Farinelli fanno veramente di tutto per organizzarci delle lezioni sempre nuove che stimolino la nostra fantasia e creatività.
Questa volta abbiamo affrontato il tema dello TSURIBANA, ma non in maniera “classica”, il nostro contenitore era formato da tre fialette di vetro.
Tsuribana – Foto Luca Ramacciotti
La deicatezza dei fiori di pesco e del ranuncolo rosa mi ha conquistato e questo è stato il mio primo lavoro.
Il secondo ikebana realizzato è stato quello dal tema NARCISSUS. Il lavoro deve essere realizzato con un solo tipo di materiale.
In questo ikebana la primavera è arivata in tutto il suo splendore. I narcisi sono il fiore che più mi ricorda la primavera perchè i campi intorno a casa mia si riempiono di questi bellissimi fiori quando il freddo dell’inverno lascia il passo alla tiepida primavera.
Narcissus – Foto Luca Ramacciotti
Il giorno dopo eravamo solo io, Ilaria, Luca e Lucio ma il tempo è volato. Abbiamo passato insieme delle bellissime ore lavorando e confrontandoci sui lavori prima, durante e dopo la realizzazione.
Come lo scorso anno avevamo fatto a Viareggio con Luca, abbiamo chiesto di poter realizzare degli ikebana che avessero come tema il CARNEVALE. Per questo ci è stato messo a disposizine, oltre ai fiori e ai rami, una serie infinita di vasi (i loro vasi) e i materiali più disparati. Dai colori alimentari per colorare l’acqua, alle strisce di plastica fluorescenti portate dai loro vaggi in Giappone, le sferie di corda colorate comprate in argentina e qualsiasi altra cosa avessimo voluto basta chiederla, loro l’avrebbero tirata fuori dall’armadio.
Come ultimo lavoro il tema scelto era DRIED, BLEACHED OR COLORED MATERIALS. Mentre stavo scegliendo il vaso da utilizzare Luca è arrivato tenendo in mano il meraviglioso vaso di Jeff Shapiro smaltato da Sebastiano Allegrini. Vaso di una bellezza unica che devo dire perfetto per il tema che dovevo realizzare.
Dried, Bleached or Colored Materials – vaso di Jeff Shapiro – Foto Luca Ramacciotti
Questo è un tema che amo molto, il contrasto tra i due materiali (secco e fresco) mi piace molto e non so, lo sento mio.
Come sempre ringrazio i Maestri Luca e Lucio per aiutarci a crescere percorrendo insieme la Via dei Fiori. Grazie alla mia compagna Ilaria, amica e compagna di studio con la quale condivido questo percorso. E grazie a tutti i membri del Concentu Study Group che incontro sempre con molta gioia.
La prossima sarà a Merano a fine Aprile, ma di questo abbiamo tempo di parlare.
Il 2019 è iniziato e anche la mia attività di ikebanista è ripresa. Come primo ikebana dell’anno cerco di realizzare sempre uno stile base.
Questo esercizio lo faccio per riscoprire una composizione che ho fatto all’inizio del mio percorso realizzata oggi con l’esperienza e consapevolezza dei miei anni di studio.
Quest’anno ho scelto di realizzare una Variation No.3 Upright Style Nageire.
Magnolia e lilium – Ikebana e foto mie
Venerdì uscita da lavoro sono passata del mio grosista, ho scelto i fiori e per strada ho raccolto dei rami. La mattina dopo, quando mi sono messa in giardino a realizzare il mio ikebana (era una bellissima giornata di sole e si stava bene) mi sono resa conto che i rami che avevo pensato di usare non si adattavano alla “forza” dei fiori, avrei dovuto usare dei rami con delle foglie più presenti.
Facendo un giro in giardino trovato perfetti dei rami di magniolia. Presi i rami, ho pulito le foglie per renderle lucide, ho scelto il vaso (questo vaso l’ho comprato all’inizio del mio percorso di studio su un sito giapponese) e ho iniziato ad osservare il materiale.
Posto nel vaso l’ancoraggio (Jumonji-dome) ho scelto attentamente tra tutti i rami quello che sarebbe diventato lo Shin, poi il Soe e per ultimo i fiori per l’Hikae. Ho unito altri fiori e foglie e ho fatto la foto.
La composizione non mi ha dato problemi nel senso che non avevo niente da “inventare” solo da eseguire nella maniera corretta. Ma anche questo tipo di composizioni nasconde delle insidie per un “maestro”. Se non scegli correttamente il materiale la composizione non avrà equilibrio, se non ancori bene i rami non resteranno in posizione sciupando l’armonia. Per fortuna questo non è successo e ho avuto anche i complimenti dei Maestri sia per la scelta dei materiali che per la realizzazione.
Devo dire che mi piace e confrontato con quello che feci all’inizio del mio percorso (consevo tutte le foto) ci corre un abisso, ma tutti noi cominciamo da zero, l’mportante e non fermarsi mai e non stancarsi d’imparare cose nuove.
Grazie ai miei Maestri e alle mie compagne di viaggio, questo non accade.
Lo scorso fine settimana siamo partite per l’Olanda (io e Ilaria), dove avremmo dovuto ricongiungerci con Luca e Lucio a Breda, cittadina olandese vicino a Gilze, dove si svolgeva una mostra del Branch Olandese di Anne-Riet Vugts.
Arrivate a Gilze, un piccolo paesino della campagna olandese, volevamo raggiungere la sede della mostra ma non esistevano ne taxi ne autobus e ovviamente pioveva. Luca e Lucio non sarebbero venuti perchè il loro aereo aveva due ore di ritardo e quindi ho chiesto aiuto alle uniche persone che conoscevo: Ilse e Ben. Per fortuna Ilse ha risposto alla mia richiesta di aiuto ed è venuta a prenderci per portarci alla mostra.
Devo dire che ne è valsa la pena, la mostra ci ha catapultato in un mondo fatto d’ikebana diversi da quelli che conoscevamo, le composizioni erano un misto tra ikebana e sculture ma sicuramente opere d’arte.
Alcune installazioni si trovavano all’esterno del complesso espositivo ricavato da una vecchia fornace di mattoni ristrutturata.
Istallazione esterna
Istallazione esterna
Istallazione esterna
Istallazione esterna
Ma la mostra era all’interno, bellissima e interessantissima, piena di idee e spunti per futuri lavori.
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
Sogetsu Branch Nederland
A questo link trovate su FB le foto di Monique Keramiek della mostra sono molto belle e vi consiglio di andare a vederle ALBUM DELLA MOSTRA.
Durante il discorso di apertura della mostra, Anne-Riet ci ha presentato a tutti come rappresentanti Italiani della Sogetsu appartenenti al Concentus Study Group di Roma, un grande onore devo dire e tanto ogoglio per essere lì a rappresentare il nostro gruppo in Olanda.
Discorso di apertura della mostra del Branch Olandese
La cosa bella è stata che poi tante persone si sono avvicinate a noi per conoscerci dicendo che avevano visto le nostre foto e i nostri lavori su FB. 🙂
Mi è dispiaciuto molto che Luca e Lucio non fossero persenti, ma sono stata felice di aver rappresentato il nostro gruppo in questa trasferta olandese.
Alla chiusura della mostra siamo andati con Ilse e le sue amiche ad Anversa, il giorno dopo ci aspettava la “International teachers class”. Ma di questo vi racconto nel prossimo post.
Sono un pò in ritardo ma il tempo vola e già siamo ad organizzare il prossimo importantissimo evento ad Ivrea.
Il Workshop è stato un successo come tutti quelli organizzati dal Concentus Study Group.
I temi trattati molto belli ed insoliti.
Il Sabato è iniziato con la bella conferenza della Maestra Alicinio che ci ha raccontato la sua vita e come si è indelebimente intrecciata a quella dell’Ikebana. Esperienze bellissime e ricordi unici, come l’aver conosciuto Hiroshi Teshigahara.
Poi nel pomeriggio il primo Workshop tenuto dal Maestro Lucio Farinelli sull’Aloe.
L’Aloe è una pianta molto bella e con un forte carattere, sono stare realizzate delle composizioni bellissime da tutti i partecipanti (a questo link puoi vedere tutte le foto del workshop).
Io ed Ilaria avevamo già provato l’Aloe in un incontro di qualche tempo fà, una lezione speciale fatta fuoricorso a Roma.
Aloe e celosia – Foto Luca RamacciottiAloe e ortensia – Foto Luca Ramacciotti
Visto che avevamo già usato l’Aloe, Lucio ci ha consigliato di provare con la Sanseveria cilindrica. Una pianta molto particolare, rigida e statica. E’ stata una bella sfida.
Ecco qua i miei ikebana.
Sanseveria cilindrica, ortensia e gypsophila – Foto Lorenzo PalombiniSanseveria cilindrica, ortensia e gypsophila – Foto Lorenzo Palombini
La Domenica mattina ci siamo divisi in due gruppi, uno seguito dal Maestro Farinelli e uno dal Maestro Luca Ramacciotti.
Il mio gruppo ha iniziato con Lucio a realizzare un ikebana abbinato ad un capo d’abbigliamento. Nello specifico una camicia che per l’occasione era posizionata su un manichino e noi dovevamo rendere con i fiori un elemento unico.
Esperimento molto particolare, creare un ikebana che si armonizzasse con un elemento completamente nuovo. Certo i nostri Maestri sono spesso fonte d’ispirazione per le sfide che ci lanciano, Ikebana e profumi, Ikebana e Gourmet, questa volta Ikebana e vestiti.
La difficoltà comune in questi temi è quella di integrare l’ikebana ad una forma d’arte completamente diversa dalla nostra.
Girasoli, edera e gypsophila – Foto Lorenzo Palombini
Poi il pomeriggio ci siamo scambiati i maestri e con Luca abbiamo affrontato il tema 5-7 “Ikebana solo con materiale non convenzionale”. Un tema molto difficile ma che io amo molto, esattamente non saperi dire perchè ma lo sento abbastanza vicino ed infatti mi sono cimentata diverse volte in questo tipo di realizzazioni.
Maateriale non convenzionale – Foto Lorenzo Palombini
Devo dire che tutte le volte che ho lavorato con questo tema ho realizzato cose a mio avviso interessanti.
Laboratorio ad Anversa con Ilse BeunenLaboratorio ad Anversa con Ilse BeunenEsercizio fatto a casa – ikebana e foto miei
Adesso ci aspetta una nuova sfida, una bellissima mostra al Museo Civico d’Ivrea, ma la cosa più bella è che esporranno 5 scuole d’ikebana contemporaneamente e per la Sogetsu in Italia hanno chiesto a noi del Concentus di rappresentarla. Un vero onore del quale sono molto orgogliosa e di cui sento tutta la responsabilità.
Parteciperò con i Maestri Luca Ramacciotti, Lucio Farinelli e Ilaria Mibelli e le due compagne di viaggio Chiara Giani e Patrizia Ferrari.
Ci siamo, tutto è pronto per il prossimo workshop internazionale organizzato dal Concentus Study Group.
Lucio Farinelli e Luca Ramacciotti hanno organizzato tutto alla perfezione (come sempre del resto) adesso aspettiamo venerdì per ritrovarci a Roma per la cena prima del workshop.
Locandina dell’evento
Come si vede dalla locandina il workshop si compone di tre laboratori d’ikebana con temi molto particolari e la conferenza della Maestra Alicino che si svolgerà il Sabato mattina.
Una nuova occasione per rincontrare amici e per conoscerne di nuovi e come sempre sarà bellissimo perchè vivere due giorni full immersion nell’ikebana fa bene al cuore.
Io per il momento preparo la valigia e vi racconterò tutto al mio ritorno.
Non so da dove iniziare, sono stati quattro giorni molto intensi di vita, amicizia, lavoro e divertimento. Come ogni esperienza, fatta con il gruppo, mi ha lasciato bellissime sensazioni e la consapevolezza di essere parte di un mondo che ho scelto di frequentare e vivere. Fare parte di questo Study Group, il Concentus, non è solo un nome è proprio un modo di vivere ed intendere la Via dei Fiori. Per tutti noi l’Ikebana è l’elemento catalizzatore ma poi all’interno del gruppo portiamo la nostra storia, le nostre esperienze e la voglia di vivere e condividire esperienze comuni.
Arrivati a Merano (io, Luca, Lucio ed Ilaria viaggiavamo in macchina insieme) ci siamo incontrati da Patrizia dove c’era Chiara che creava la sua struttura già da due giorni, un lavoro titanico.
Venerdì mattina sveglia di buon ora e via al lavoro, abbiamo creato gli Ikebana che dovevano essere posizionati nella Hall delle Terme di Merano. Chiamati in causa eravamo io, Luca, Chiara, Angelika Mühlbauer, Lucio e Lucia Coppola arrivata la mattina.
Il Sabato mattina altri ikebana sarebbero stati piazzati nelle sale dell’Hotel Terme, dove poi nel pomeriggio ci sarebbe stata la conferenza ed il Workshop.
Ph. Ilaria MibelliPh. Ilaria Mibelli
Per ogni ikebana era stato scelto un Haiku al quale ispirarsi per la realizzazione dell’ikebana, questo era il mio:
All’ombra dei fiori
nessuno
è straniero
Kobayashi Issa (1763-1828)
Silvia Barucci
Lucio Farinelli Al profumo dei pruni,
d’improvviso, appare il sole,
sul sentiero montano
Matsuo Bashō (1644-1694)
Il piccolo salice,
finalmente,
si è inverdito.
Sôseki (1867-1916)
Angelika Mühlbauer Fiume estivo
là un ponte, il cavallo
passa nell’acqua
Masaoka Shiki (1867-1902)
Lucia Coppola La vasta noche
no es ahora otra cosa
que una fragancia.
Jorge Luis Borges (1899-1986)
Luca Ramacciotti Su un ramo secco
si posa un corvo,
crepuscolo autunnale
Matsuo Bashō (1644-1694)
Ilaria Mibelli Insoddisfatto,
ci riprova il tramonto
tutte le sere
Sandro Bajini
Patrizia Ferrari Solo l’erba estiva
ricorda i sogni degli
eroi d’un tempo
Yosa Buson (1715-1783)
Chiara Giani Fredda come giada bianca
inperla le infiorescenze delle orchidee,
puro come il raffinato
suono del koto
il vento sibila tra gli aghi dei pini
Minamoto no Fusaakira
In questo mondo
contempliamo i fiori;
sotto, l’inferno
Kobayashi Issa (1763-1828)
Silvia Sordi
Il labirinto nasconde la via
ma la luce dei fiori illumina
passi incert
Rumiana Uzunova
Sboccia un fiore
e li sullo stesso ramo
un altro muore
Nanita
Lucio Farinelli – Al profumo dei pruni, d’improvviso, appare il sole, sul sentiero montano Matsuo Bashō (1644-1694)
Lucio Farinelli
Angelika Mühlbauer
Lucia Coppola
Luca Ramacciotti
Ilaria Mibelli
Patrizia Ferrari
Chiara Giani
Chiara Giani
Silvia Sordi
Rumiana Uzunova
Luca ha realizzati un secondo ikebana ispirato alle decorazioni delle terme
Luca Ramacciotti
e Angelika Mühlbauer altri due legati ai magnifici scroll di pittura giapponese che aveva portato.
Angelika Mühlbauer
Angelika Mühlbauer
Dopo una giornata di intenso lavoro e consapevoli che quello sarebbe stato solo l’inizio ci siamo concessi un pò di relax nelle meravigliose Terme di Merano.
L’ingresso delle Terme
Nei successivi giorni di Sabato e Domenica ci sono stati due Workshop aperti a chi voleva avvicinarsi all’arte dell’Ikebana e Sabato alle 18,00 la bellissima conferenza dove mentre Luca parlava Lucia, io, Ilaria, Lucio e Angelika abbiamo realizzato un bellissimo Renka assistiti da Chiara e Silvia.
International RenkaLa squadra al completo
Anche I giornali locali hanno parlato della nostra mostra e questo ci ha reso molto orgogliosi.
Che posso ancora dire? Grazie a Patrizia che ci ha permesso di realizzare questo bellissimo evento, grazie a tutti i partecipanti per la bellissima esperienza vissuta. E come ripeto sempre #visietepersiilmeglio.
Le foto presenti sono state fatte da Ilaria Mibelli e alcune da me.
Come spiegato nel precedente post Sabato 28 Aprile Io ed Ilaria Mibelli abbiamo tenuto la nostra prima dimostrazione pubblica al termine della quale abbiamo ricevuto da Luca Ramacciotti (il nostro Maestro) il diploma da Maestro.
E’ stata una giornata bellissima e piena di emozioni e questi sono gli ikebana che testimoniano il nostro lavoro realizzati in “diretta” nelle due ore di dimostrazione.
Moribana di Silvia Barucci e Nageire di Ilaria Mibelli poi trasformato in Variation No. 8 Combined Styles – Contenitori di Sebastiano Allegrini – Foto di Rinaldo Serra
Abbiamo iniziato entrambe con uno stile base per dare un’idea di quello che è il percorso di studio che via via si sviluppa con il tempo.
“Tsubo” vases di Silvia Barucci – Tsubo di Sebastiano Allegrini – Foto di Rinaldo Serra
Questo è un tema che si affronta negli ultimi anni, ma come tipo di composizione è più tradizionale per questo l’ho realizzato per secondo.
Dried, Bleanched, or Colored Materials di Silvia Barucci – Foto di Rinaldo Serra
Terzo Ikebana che ho realizzato inserisce il tema del materiale colorato.
Using Both Fresh and Unconventional Materials di Silvia Barucci – Foto di Cristiana Tofani
Il materiale non convenzionale, uno dei temi che amo di più.
Arrangement on a stand – Foto di Rinaldo Serra
Ikebana sullo Stand, tecnica usata all’ultimo Workshop Internazionale del Concentus Study Group tenuto da Ilse Beunen ed Anne-Riet Vugts lo scorso Ottobre a Roma,
Foto Cristiana Tofani
Poi è stato il turno di Ilaria che ha realizzato i suoi 5 ikebana:
With Flowers Only di Ilaria Mibelli – Contenitore di Luca Ramacciotti – Foto di Rinaldo SerraComposition of Mass and Line di Ilaria Mibelli – Contenitore di Sebastiano Allegrini – Foto di Rinaldo SerraA Variety of Materials – Maze-zashi – Contenitore di Cer – Foto di Rinaldo SerraMaking a Container with Tubes di Ilaria Mibelli – Foto di Rinaldo Serra
Anche questo tipo di ikebana è stato realizzato al Workshop Internazionale tenuto da Ilse Beunen ed Anne-Riet Vugts.
Ma di tutti i bellissimi lavori che abbiamo realizzato l’ultimo “In a Suiban without Kenzan” ha un sapore diverso. Noi neomaestre e Luca Ramacciotti (nostro Maestro) abbiamo lavorato insieme con gioia e unità d’intenti, tutti con un solo scopo: realizzare un Ikebana che ci unisse nel cammino sulla via dei Fiori e trovo che questo lavoro sia bellissimo! Grazie Luca e Ilaria.
Lavoro di gruppo – Foto Cristiana TofaniLavoro di gruppo – Foto Cristiana TofaniLavoro di gruppo – Foto Cristiana TofaniIn a Suiban without Kenzan di Silvia Barucci, Ilaria Mibelli e Luca Ramacciotti – Contenitore di Sebastiano Allegrini – Foto di Cristiana Tofani
Questa giornata sarà indelebile nella mia memoria. Grazie a tutti i miei cari amici.
E siamo a Domenica ultima mezza giornata di lavoro. Per iniziare affrontiamo un tema richiesto da Luca. “Without kenzan”. In questo tema la difficoltà maggiore è quella di trovare il punto di equilibrio in cui il materiale rimane relativamente stabile nel contenitore senza nessun tipo di supporto. Una sfida veramente bella e avvincente. Osservare e “sentire” il materiale è un passo fondamentale per trovarne l’equilibrio, ci si deve mettere in “contatto” con esso e assecondarne l’andamento ma cercando di dargli nella posizione che si desidera.
L’ultimo tema affrontato è stato “Materiale secco, colorato e fresco”. Per questo tema si devono abbinare in modo armonico due tipologie di materiali molto diversi. Lo scopo è quello di integrare i due materiali realizzando un’insieme unico nell’ikebana.
Ilse ha fatto una sola correzione al mio lavoro ma direi fondamentale, ha inserito il “baffo” che va verso l’alto dicendomi: “this is the life line” come darle torto, quella linea ha dato vita a tutto l’ikebana. Grazie Ilse.
Concludo ringraziando Ilse è Ben per l’ospitalità ed i miei Maestri per avermi invitato a partecipare a questo bellissimo incontro. Abbiamo un anno ricco di appuntamenti (molto belli ed interessanti) con il Concentus Stady Group ma ci sarà modo di programmare una nuova visita ad Anversa.
È stata un’esperienza fantastica sotto tutti i punti di vista. Ancora mi addormento cercando di rivivere mentalmente i tre giorni così intensi che quasi non mi sembrano veri.
L’avventura comincia alle 4,00 di venerdì con il volo per Parigi e poi Amsterdam. Arrrivata a Schiphol prendo il treno per Anversa. Era tanto tempo che non viaggiavo sola fuori dall’Italia, ho messo in pratica tutto il mio studio d’Inglese ma devo dire che me la sono cavata e questo mi ha reso orgogliosa di me stessa.
Arrivata ad Anversa c’era un clima tremendo, freddo, pioggia e grandine. Ho guardato fuori dalla stazione e ho preso un taxi. Destinazione l’Atelier di Ilse Beunen.
Erano le 14,00 di venerdì e suono il campanello dell’Atelier. Mi apre la porta Ilse sorridente e mi annuncia che sono la prima ad essere arrivata. Non so se il mio viso era felice ma vi assicuro dentro di me ero felicissima, stanca ma felicissima di essere in quel posto fantastico pronta a vivere un bellissimo sogno.
Dopo un pò è arrivata Nicoletta e dopo anche Luca e Lucio. Con la compagnia al completo abbiamo cominciato a lavorare. Pima una bellissima e utile spiegazione introduttiva all’uso del materiale non convenzionale (il tema del primo step) dove Ilse cerca di farci capire il diverso modo di porsi davanti a questo tipo di sfida ma su tutto impera sempre un solo elemento fondamentale: “Fresh approch”. E penso che questa sia stata la prima fondamentale indicazione che Ilse ci ha regalato.
Facile a dirsi meno a farsi. Abbiamo realizzato due composizioni con solo materiale non convenzionale, questo ci è servito per capire come lavorare il giorno successivo nel workshop dal tema “Ikebana Astratto”.
Working Only With Unconventional Materials – Photo Ilse Beunen
Devo dire che mi piace molto questo tema, sono contenta di averlo potuto approfondire con un’insegnate preparata e creativa come Ilse, ogni correzione, ogni consiglio, ogni osservazione era fonte di insegnamento e confronto con il gruppo. Sono momenti unici indimenticabili, per un ikebanista gioia pura.
Working Only With Unconventional Materials – Photo Ilse Beunen