Dalla Cina con amore

Lo scorso Ottobre Mauro (mio marito) ha fatto un viaggio in Cina per andare a trovare suo figlio Cosimo che stava lavorando là da circa un anno.

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Martina, Cosimo e Mauro a Pechino

Mi ha raccontato di cose bellissime e fare una vacanza con Cosimo e Martina (la moglie di Cosimo) è stata un’esperienza che non dimeniticherà. Io non sono potuta andare perchè non potevo lasciare il lavoro per troppo tempo e quindi sono rimasta a casa :(.

Comunque visto l’entità del viaggio Mauro mi ha chiesto cosa desideravo avere come regalo dalla Cina. La mia risposta è stata: un vaso!

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Scaffali di vasi da un venditore cinese

Alcuni giorni dopo cominciarono ad arrivarmi fotografie di mercatini e di scaffali pieni di vasi tra cui scegliere. Uno mi aveva subito colpito, il vaso con le zampe fini blu/turchese e per secondo quello bianco con gli esagrammi dell’I CHING.

Tornato in Italia, Mauro apre le valige per tirare fuori i miei regali, i vasi che gli avevo indicato nella foto, ma durante il viaggio uno dei due è stato completamente distrutto ed era proprio quello che volevo tanto!

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Il mio bellissimo vaso!!!!

Vi giuro che mi è venuto da piangere, lo aspettavo ed ero felicissima che me lo avesse comprato, non ho avuto il coraggio di buttarlo via e ho detto a Mauro che lo avrei aggiustato con la tecnica giapponese del kintsugi (金継ぎ), o kintsukuroi (金繕い), letteralmente “riparare con l’oro”. Dopo varie prove per affinare la tecnica sono riuscita a rimettere insieme tutti i pezzi del vaso. Il passo successivo non poteva che essere quello di realizzarci un ikebana.

Per la sua forma particolare, il vaso, non è facile da utilizzare ma dopo alcune prove ho realizzato il mio ikebana. Rendere la “vita” a questo bellissimo vaso è stata una gioia.

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Il vaso recuperato con la tecnica giapponese del kintsugi

Grazie Mauro per il prezioso dono.

A presto risentirci.

Si riparte da Roma

Anche se ho finito il quinto anno di studi e ho preso il diploma da Maestro, ritengo che ancora ci sia moltissimo, per non dire quasi tutto, da imparare di quest’Arte meravigliosa che è l’Ikebana Sogetsu.

Per questo motivo, con Ilaria (la mia amica maestra d’ikebana di Livorno) ogni due mesi andiamo a trovare il nostro gruppo di studio a Roma e con l’occasione perndiamo lezioni dai nostri Maestri Luca Ramacciotti e Lucio Farinielli.

E’ bello vivere l’atmosfera del gruppo e lavorare insieme, si trovano soluzioni creative che da sola forse non avrei trovato. Per me studiare ikebana è stato ed è un nuovo modo di vivere che mi sono scelta, che ho voluto fermamente e che mi impegno a mantenere con sempre rinnovata curiosità ed entusiasmo.

Devo dire che Luca Ramaciotti e Lucio Farinelli fanno veramente di tutto per organizzarci delle lezioni sempre nuove che stimolino la nostra fantasia e creatività.

Questa volta abbiamo affrontato il tema dello TSURIBANA, ma non in maniera “classica”, il nostro contenitore era formato da tre fialette di vetro.

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Tsuribana – Foto Luca Ramacciotti

La deicatezza dei fiori di pesco e del ranuncolo rosa mi ha conquistato e questo è stato il mio primo lavoro.

Il secondo ikebana realizzato è stato quello dal tema NARCISSUS. Il lavoro deve essere realizzato con un solo tipo di materiale.

In questo ikebana la primavera è arivata in tutto il suo splendore. I narcisi sono il fiore che più mi ricorda la primavera perchè i campi intorno a casa mia si riempiono di questi bellissimi fiori quando il freddo dell’inverno lascia il passo alla tiepida primavera.

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Narcissus – Foto Luca Ramacciotti

Il giorno dopo eravamo solo io, Ilaria, Luca e Lucio ma il tempo è volato. Abbiamo passato insieme delle bellissime ore lavorando e confrontandoci sui lavori prima, durante e dopo la realizzazione.

Come lo scorso anno avevamo fatto a Viareggio con Luca, abbiamo chiesto di poter realizzare degli ikebana che avessero come tema il CARNEVALE. Per questo ci è stato messo a disposizine, oltre ai fiori e ai rami, una serie infinita di vasi (i loro vasi) e i materiali più disparati. Dai colori alimentari per colorare l’acqua, alle strisce di plastica fluorescenti portate dai loro vaggi in Giappone, le sferie di corda colorate comprate in argentina e qualsiasi altra cosa avessimo voluto basta chiederla, loro l’avrebbero tirata fuori dall’armadio.

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Carnevale – Foto Luca Ramacciotti
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Carnevale – Foto Luca Ramacciotti

Come ultimo lavoro il tema scelto era DRIED, BLEACHED OR COLORED MATERIALS. Mentre stavo scegliendo il vaso da utilizzare Luca è arrivato tenendo in mano il meraviglioso vaso di Jeff Shapiro smaltato da Sebastiano Allegrini. Vaso di una bellezza unica che devo dire perfetto per il tema che dovevo realizzare.

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Dried, Bleached or Colored Materialsvaso di Jeff Shapiro – Foto Luca Ramacciotti

Questo è un tema che amo molto, il contrasto tra i due materiali (secco e fresco) mi piace molto e non so, lo sento mio.

Come sempre ringrazio i Maestri Luca e Lucio per aiutarci a crescere percorrendo insieme la Via dei Fiori. Grazie alla mia compagna Ilaria, amica e compagna di studio con la quale condivido questo percorso. E grazie a tutti i membri del Concentu Study Group che incontro sempre con molta gioia.

La prossima sarà a Merano a fine Aprile, ma di questo abbiamo tempo di parlare.

A presto risentirci.

Sogetsu Branch Nederland

Lo scorso fine settimana siamo partite per l’Olanda (io e Ilaria), dove avremmo dovuto ricongiungerci con Luca e Lucio a Breda, cittadina olandese vicino a Gilze, dove si svolgeva una mostra del Branch Olandese di Anne-Riet Vugts.

Arrivate a Gilze, un piccolo paesino della campagna olandese, volevamo raggiungere la sede della mostra ma non esistevano ne taxi ne autobus e ovviamente pioveva. Luca e Lucio non sarebbero venuti perchè il loro aereo aveva due ore di ritardo e quindi ho chiesto aiuto alle uniche persone che conoscevo: Ilse e Ben. Per fortuna Ilse ha risposto alla mia richiesta di aiuto ed è venuta a prenderci per portarci alla mostra.

Devo dire che ne è valsa la pena, la mostra ci ha catapultato in un mondo fatto d’ikebana diversi da quelli che conoscevamo, le composizioni erano un misto tra ikebana e sculture ma sicuramente opere d’arte.

Alcune installazioni si trovavano all’esterno del complesso espositivo ricavato da una vecchia fornace di mattoni ristrutturata.

Ma la mostra era all’interno, bellissima e interessantissima, piena di idee e spunti per futuri lavori.

A questo link trovate su FB le foto di Monique Keramiek della mostra sono molto belle e vi consiglio di andare a vederle ALBUM DELLA MOSTRA.

Durante il discorso di apertura della mostra, Anne-Riet ci ha presentato a tutti come rappresentanti Italiani della Sogetsu appartenenti al Concentus Study Group di Roma, un grande onore devo dire e tanto ogoglio per essere lì a rappresentare il nostro gruppo in Olanda.

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Discorso di apertura della mostra del Branch Olandese

La cosa bella è stata che poi tante persone si sono avvicinate a noi per conoscerci dicendo che avevano visto le nostre foto e i nostri lavori su FB. 🙂
Mi è dispiaciuto molto che Luca e Lucio non fossero persenti, ma sono stata felice di aver rappresentato il nostro gruppo in questa trasferta olandese.

Alla chiusura della mostra siamo andati con Ilse e le sue amiche ad Anversa, il giorno dopo ci aspettava la “International teachers class”. Ma di questo vi racconto nel prossimo post.

A presto risentirci.

 

Condividere la “via dei fiori”

Sono un pò in ritardo ma il tempo vola e già siamo ad organizzare il prossimo importantissimo evento ad Ivrea.

Il Workshop è stato un successo come tutti quelli organizzati dal Concentus Study Group.
I temi trattati molto belli ed insoliti.
Il Sabato è iniziato con la bella conferenza della Maestra Alicinio che ci ha raccontato la sua vita e come si è indelebimente intrecciata a quella dell’Ikebana. Esperienze bellissime e ricordi unici, come l’aver conosciuto Hiroshi Teshigahara.

Poi nel pomeriggio il primo Workshop tenuto dal Maestro Lucio Farinelli sull’Aloe.
L’Aloe è una pianta molto bella e con un forte carattere, sono stare realizzate delle composizioni bellissime da tutti i partecipanti (a questo link puoi vedere tutte le foto del workshop).

Io ed Ilaria avevamo già provato l’Aloe in un incontro di qualche tempo fà, una lezione speciale fatta fuoricorso a Roma.

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Aloe e celosia – Foto Luca Ramacciotti
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Aloe e ortensia – Foto Luca Ramacciotti

Visto che avevamo già usato l’Aloe, Lucio ci ha consigliato di provare con la Sanseveria cilindrica. Una pianta molto particolare, rigida e statica. E’ stata una bella sfida.

Ecco qua i miei ikebana.

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Sanseveria cilindrica, ortensia e gypsophila – Foto Lorenzo Palombini
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Sanseveria cilindrica, ortensia e gypsophila – Foto Lorenzo Palombini

La Domenica mattina ci siamo divisi in due gruppi, uno seguito dal Maestro Farinelli e uno dal Maestro Luca Ramacciotti.

Il mio gruppo ha iniziato con Lucio a realizzare un ikebana abbinato ad un capo d’abbigliamento. Nello specifico una camicia che per l’occasione era posizionata su un manichino e noi dovevamo rendere con i fiori un elemento unico.

Esperimento molto particolare, creare un ikebana che si armonizzasse con un elemento completamente nuovo. Certo i nostri Maestri sono spesso fonte d’ispirazione per le sfide che ci lanciano, Ikebana e profumi, Ikebana e Gourmet, questa volta Ikebana e vestiti.
La difficoltà comune in questi temi è quella di integrare l’ikebana ad una forma d’arte completamente diversa dalla nostra.

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Girasoli, edera e gypsophila – Foto Lorenzo Palombini

Poi il pomeriggio ci siamo scambiati i maestri e con Luca abbiamo affrontato il tema 5-7 “Ikebana solo con materiale non convenzionale”. Un tema molto difficile ma che io amo molto, esattamente non saperi dire perchè ma lo sento abbastanza vicino ed infatti mi sono cimentata diverse volte in questo tipo di realizzazioni.

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Maateriale non convenzionale – Foto Lorenzo Palombini

Devo dire che tutte le volte che ho lavorato con questo tema ho realizzato cose a mio avviso interessanti.

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Laboratorio ad Anversa con Ilse Beunen
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Laboratorio ad Anversa con Ilse Beunen
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Esercizio fatto a casa – ikebana e foto miei

 

Adesso ci aspetta una nuova sfida, una bellissima mostra al Museo Civico d’Ivrea, ma la cosa più bella è che esporranno 5 scuole d’ikebana contemporaneamente e per la Sogetsu in Italia hanno chiesto a noi del Concentus di rappresentarla. Un vero onore del quale sono molto orgogliosa e di cui sento tutta la responsabilità.
Parteciperò con i Maestri Luca Ramacciotti, Lucio Farinelli e Ilaria Mibelli e le due compagne di viaggio Chiara Giani e Patrizia Ferrari.

Al nostro ritorno tutto il racconto.

A presto risentirci.

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Locandina della mostra

Un nuovo workshop targato Concentus

Ci siamo, tutto è pronto per il prossimo workshop internazionale organizzato dal Concentus Study Group.

Lucio Farinelli e Luca Ramacciotti hanno organizzato tutto alla perfezione (come sempre del resto) adesso aspettiamo venerdì per ritrovarci a Roma per la cena prima del workshop.

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Locandina dell’evento

Come si vede dalla locandina il workshop si compone di tre laboratori d’ikebana con temi molto particolari e la conferenza della Maestra Alicino che si svolgerà il Sabato mattina.

Una nuova occasione per rincontrare amici e per conoscerne di nuovi e come sempre sarà bellissimo perchè vivere due giorni full immersion nell’ikebana fa bene al cuore.

Io per il momento preparo la valigia e vi racconterò tutto al mio ritorno.

A presto risentirci.

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I badge sono pronti 🙂

 

 

Due nuovi Maestri d’Ikebana

Il tempo scorre veloce e tra meno di due settimane ci sarà la nostra dimostrazione (mia e di Ilaria Mibelli) a Firenze.
(28 Aprile ore 15,00 Tepidario del Roster – Giardino dell’Orticoltura)

Per prepararci in maniera adeguata all’evento abbiamo deciso di fare tre incontri con il nostro Maestro Luca Ramacciotti durante i quali abbiamo realizzato gli ikebana che poi faremo in dimostrazione.

E’ vero che siamo Maestri anche noi, ma è anche vero che questo non è un punto di arrivo e sinceramente mi sembra di non ricordare niente, forse perchè ci sarà un pubblico o forse perchè ci saranno tante persone che conosco, ma una cosa è sicura: sono felice di essere arrivata fino a qui consapevole che il mio viaggio è appena iniziato.

Abbiamo deciso di fare 5 ikebana (a testa) trattando i temi che la scuola Sogetsu propone nei primi 5 anni di studio e alla fine realizzeremo una composizione insieme, per un totale di 11 ikebana da realizzare in circa 2 ore.

Devo dire che stare insieme e condividere la nostra passione mi riempie di gioia e voglia di fare, non è mai una cosa fine a se stessa, nei nostri incontri programmiamo il futuro e realizziamo il presente. Infatti dopo la dimostrazione del 28 Aprile ci strasferiamo tutti a Merano dove dovremo realizzare altri ikebana per la bellissima mostra SONNE-LUNA all’interno della manifestazione “Primavera Meranese”, questo grazie a Patrizia Ferrari amica ed ikebanista che ha proposto il Concentus Study Group all’organizzazione. Ma di questo parlerò poi.

In questi giorni di primavera Firenze diventa una bellissima città da visitare e vivere, in contemporanea alla mostra mercato dei Fiori al Giardino dell’Orticoltura (di seguito il link al programma di tutti gli eventi della settimana Clicca)

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Al Parterre c’è la mostra annuale del Club Bonsai A.T.A.B.S. di Firenze

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La foto di copertina è di Luca Ramacciotti.

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E siamo a Domenica ultima mezza giornata di lavoro. Per iniziare affrontiamo un tema richiesto da Luca. “Without kenzan”. In questo tema la difficoltà maggiore è quella di trovare il punto di equilibrio in cui il materiale rimane relativamente stabile nel contenitore senza nessun tipo di supporto. Una sfida veramente bella e avvincente. Osservare e “sentire” il materiale è un passo fondamentale per trovarne l’equilibrio, ci si deve mettere in “contatto” con esso e assecondarne l’andamento ma cercando di dargli nella posizione che si desidera.

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L’ultimo tema affrontato è stato “Materiale secco, colorato e fresco”. Per questo tema si devono abbinare in modo armonico due tipologie di materiali molto diversi. Lo scopo è quello di integrare i due materiali realizzando un’insieme unico nell’ikebana.

Ilse ha fatto una sola correzione al mio lavoro ma direi fondamentale, ha inserito il “baffo” che va verso l’alto dicendomi: “this is the life line” come darle torto, quella linea ha dato vita a tutto l’ikebana. Grazie Ilse.

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Concludo ringraziando Ilse è Ben per l’ospitalità ed i miei Maestri per avermi invitato a partecipare a questo bellissimo incontro. Abbiamo un anno ricco di appuntamenti (molto belli ed interessanti) con il Concentus Stady Group ma ci sarà modo di programmare una nuova visita ad Anversa.

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Aspettando il treno in stazione ad Anversa

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È stata un’esperienza fantastica sotto tutti i punti di vista. Ancora mi addormento cercando di rivivere mentalmente i tre giorni così intensi che quasi non mi sembrano veri.

L’avventura comincia alle 4,00 di venerdì con il volo per Parigi e poi Amsterdam. Arrrivata a Schiphol prendo il treno per Anversa. Era tanto tempo che non viaggiavo sola fuori dall’Italia, ho messo in pratica tutto il mio studio d’Inglese ma devo dire che me la sono cavata e questo mi ha reso orgogliosa di me stessa.

Arrivata ad Anversa c’era un clima tremendo, freddo, pioggia e grandine. Ho guardato fuori dalla stazione e ho preso un taxi. Destinazione l’Atelier di Ilse Beunen.

Erano le 14,00 di venerdì e suono il campanello dell’Atelier. Mi apre la porta Ilse sorridente e mi annuncia che sono la prima ad essere arrivata. Non so se il mio viso era felice ma vi assicuro dentro di me ero felicissima, stanca ma felicissima di essere in quel posto fantastico pronta a vivere un bellissimo sogno.

Dopo un pò è arrivata Nicoletta e dopo anche Luca e Lucio. Con la compagnia al completo abbiamo cominciato a lavorare. Pima una bellissima e utile spiegazione introduttiva all’uso del materiale non convenzionale (il tema del primo step) dove Ilse cerca di farci capire il diverso modo di porsi davanti a questo tipo di sfida ma su tutto impera sempre un solo elemento fondamentale: “Fresh approch”. E penso che questa sia stata la prima fondamentale indicazione che Ilse ci ha regalato.

Facile a dirsi meno a farsi. Abbiamo realizzato due composizioni con solo materiale non convenzionale, questo ci è servito per capire come lavorare il giorno successivo nel workshop dal tema “Ikebana Astratto”.

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Working Only With Unconventional Materials – Photo Ilse Beunen

Devo dire che mi piace molto questo tema, sono contenta di averlo potuto approfondire con un’insegnate preparata e creativa come Ilse, ogni correzione, ogni consiglio, ogni osservazione era fonte di insegnamento e confronto con il gruppo. Sono momenti unici indimenticabili, per un ikebanista gioia pura.

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Working Only With Unconventional Materials – Photo Ilse Beunen

to be continued …

Ogni fine ha un nuovo inizio

Lo scorso 23 Dicembre noi del gruppo di Livorno abbiamo fatto l’ultimo incontro dell’anno (e del corso anche se io ed Ilaria finiremo ufficialmente a Gennaio a Roma) affrontando una lezione tecnica e poi la visione del DVD di aggiornamento che ha inviato la Sogetsu.

Anche se abbiamo finito il percorso dei cinque anni di studio le lacune da colmare sono sempre tantissime e sicuramente la tecnica non si finisce mai d’imparare. Tutte noi sappiamo cos’è un Soegi-dome o un Jumonji-dome ma tra saperlo e realizzare un perfetto ikebana al contrario (come si fa nelle dimostrazioni) è tutt’altra cosa. Pensavo di essere più capace ed invece mi sono scontrata con una realtà che credevo di aver già assimilato. Questo per dire che non è mai abbastanza quello che si studia. Penso che lo studio di quest’arte per me durerà tutta la vita. Ci sarà sempre qualcosa che non so e qualcuno più bravo che potrà insegnarmi qualcosa.

Ikebana di Natale

Fine anno e tempo di bilanci forse ho finalmente capito uno dei messaggi profondi dello studiare un’arte (e a maggior ragione un’arte giapponese), è quello che lo studio non si esaurisce con i quattro o cinque anni che servono per prendere il diploma, lo studio diventa un modo di vivere che sarà d’ora in poi il mio modo di vivere. Per questo si dice “camminare sulla via dei fiori” e non arrivare. L’importante è il cammino (andare avanti) senza fermarsi.

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Seasonal Table Decoration – Arrangement for table

A questo punto ringrazio tutti i compagni di viaggio che ho conosciuto fino ad ora e saluto chi non rivedrò domani. Tutti sono stati parte del mio cammino e sicuramente altri ne arriveranno. Un abbraccio speciale ai miei Maestri Luca Ramacciotti e Lucio Farinelli, un caloroso arrivederci a Ilse Beunen, Ben Huybrechts e Anne-Riet Vugts e Auguri di un radioso 2018 a tutti.

Ci rivediamo a Gennaio a Roma con Antonio Alessandria.

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Workshop con Antonio Alessandria

Imparare cose nuove

Nella foto di copertina c’è Ben Huybrechts, un grandissimo grazie per le bellissime foto dei nostri lavori che rimarranno per sempre un bellissimo ricordo.

Lo scopo di ogni lezione, corso, workshop è quello di imparare cose nuove con l’aiuto di persone qualificate. Chi insegna qualsiasi cosa deve essere in grado ti trasmettere il suo sapere per accrescere quello dell’allievo.
Questo è esattamente ciò che è successo nel doppio workshop tenuto il 14 e 15 ottobre a Roma con Ilse Beunen e Anne-Riet Vugts organizzato dal Concentus Study Group.

Come ho scritto nel precedente post, sono stati affrontati dei temi particolari ma anche molto stimolanti e creativi. Le due insegnati sono state fantastiche, ci hanno insegnato tantissime cose facendoci realizzaare dei bellissimi lavori.

Cominciamo con il primo workshop tenuto da Ilse sul tema del Wabi-Sabi.

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Il mio wabi-sabi – foto di Ben Huybrechts – vaso Sebastiano Allegrini

Avevamo a disposizione dei materiali favolosi e un fotografo d’eccezione, il risultato è quello che vedete, colori e forme d’autunno. Insieme al materiale secco dovevamo unire almeno un fiore fresco e quale fiore se non un girasole?. A pensarci bene anche la mia vittoria del terzo posto al concorso della Sogetsu è avvenuta con un ikebana in stile Wabi-Sabi. In effetti amo molto questo tema.
A questo link potete vedere i lavori di tutti i partecipanti WABI-SABI

Il secondo workshop della prima giornata è stato tenuto da Anne-Riet Vugts ed il tema era quello di costruire un contenitore utilizzando un tubo di plastica.

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Il mio ikebana – foto di Ben Huybrechts

Con questo tema ho capito che veramente con niente (un tubo di plastica e delle fascette da elettricista) riesci a realizzare qualcosa di diverso ed esteticamente apprezzabile, se hai delle buone basi di studio e preparazione.
A questo link trovate i lavori di tutti i partecipanti Container with Tubes.

Il primo workshop del secondo giorno, sempre tenuto da Ilse, è stato sul tema del Bamboo.

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Il mio ikebana con il bamboo – foto di Ben Huybrechts

Era stata mandata via mail una lista di attrezzature da portare quasi infinita e devo dire che sono serviti tutti. Il Bamboo è un materialie bellissimo che si presta a tante lavorazioni ma anche molto duro e difficile da tagliare senza gli strumenti adatti. Il mio progetto era leggermente diverso ma per motivi di tempo e difficoltà di lavorazione ho ripiegato su qualcosa di meno complesso da realizzare. Comunque mi sono divertita tantissimo e riproverò sicuramente a lavorare questo bellissimo materiale.
A questo link trovate i lavori di tutti i partecipanti sul tema del bamboo.

L’ultimo laboratorio è stato tenuto da Anne-Riet Vugts ed il tema era quello di realizzare un ikebana su uno stand di metallo.

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Il mio ikebana – tazza per cerimonia del tè di Sebastiano Allegrini – foto di Ben Huybrechts

La difficoltà in questo tema era quella di creare un ikebana che non sembrasse “infilzato” sullo stand ma fosse in equilibrio su di esso e riempisse in maniera armoniosa lo spazio circostante. Sebastiano mi ha chiesto di fotografarlo con la su bellissima tazza per la cerimonia del tè e l’insieme devo dire che mi pace molto.
A questo link trovate i lavori di tutti i partecipanti al laboratorio Arrangements on a Stand

Anche questa esperienza bellissima e ricchissima di emozioni è passata, ma ci stiamo già preparando per il prossimo workshop ad Ottobre 2018.