Finalmente dopo tanto tempo ho trovato il tempo per fare un nuovo ikebana. Durante l’estate ho lavorato poco, io ed il caldo non andiamo molto d’accordo e poi ci sono stati problemi con il lavoro (pensavo di aver trovato un po’ di equilibrio ma in pratica devo ricominciare tutto da capo). Non è facile reinventarsi un lavoro alla mia età ma sono una persona che non si arrende mai e ci riuscirò anche questa volta.

Sabato scorso ero a casa e sono uscita in giardino, i colori di questa stagione sono bellissimi e così ho raccolto quello che l’autunno mi offriva. Foglie rosse, melograni, alcune margherite che fioriscono tardivamente, rami vari, foglie secchi tutto quello che mi ha colpito nella mia passeggiata.

Era così tanto tempo che non facevo niente che ho avuto paura di essermi dimenticata tutto. Ma per fortuna è come andare in bicicletta non si dimentica. Quando senti di voler “creare” qualcosa di nuovo cerchi il materiale che potrebbe servirti e senza pensarci troppo cominci a realizzare il tuo ikebana. Gli anni di studio sono dentro di te, lasci volare la creatività e la tecnica (imparata con lo studio) arriva a supportare il tuo lavoro. L’ikebana è oramai parte di me e della mia vita.

Quando per vari motivi non posso fare ikebana sento che mi manca, mi manca l’esprimere il mio stato d’animo, creare bellezza dal nulla assemblando materiali secondo le regole e la mia sensibilità. Ogni ikebanista ha un suo stile riconoscibile che nasce dall’esprimere la parte più intima di se, è ciò che lo distingue dagli altri anche se applica le stesse regole di tutti.

Sapevo che imparare quest’Arte mi sarebbe piaciuto ma non pensavo che mi avrebbe cambiato la vita così tanto! Ne sono felicissima! Grazie Luca Ramacciotti, Lucio Farinelli e tutto il Concentus.

Il prossimo appuntamento è vicino! Non vedo l’ora di arrivare a Roma per l’evento dell’anno dell’ikebana italiano, l’arrivo di Mika Otani per la dimostrazione e i due giorni di workshop.

Grazie a tutti e alla prossima avventura.