In verità ho cominciato a coltivare questa bellissima orchidea perchè è chiamata l’orchidea dei Samurai.
Il mio interesse per l’oriente ed in particolare per il Giappone nasce quando circa dieci anni fa ho cominciato a coltivare Bonsai.
Arte antica e piena di fascino ma abbastanza “statica” per il mio carattere e ben presto vengo coinvolta da un nuovo interesse: le orchidee.
Coltivare orchidee è una passione che non finirà mai, ho conosciuto persone stupende e questi fiori sono fantastici.
Oggi finalmente dopo circa 3 anni una delle mie Neofinetia è fiorita con una fioritura bella ed abbondante, quasi a ringraziarmi di tutte le cure che gli ho dedicato.
Questa varietà ha una caratteristica particolare, lo sperone del fiore è di colore rosso/viola, normalmente i fiori della Neofinetia sono tutti bianchi.

La Neofinetia Falcata, 富貴欄 (fukiran) o 風欄 (furan) nella sua lingua natia, ha una certa storia da raccontare. Pare infatti che nel Giappone feudale la piccola Neofinetia fosse particolarmente amata da samurai e nobilità militare che per legge erano i soli a poterla coltivare. Parte di questa popolarità era data dalla forma del suo fiore che ricorda vagamente quello dell’elmo dei tipici guerrieri nipponici. Le due versioni nipponiche del nome significano rispettivamente “orchidea prospera e preziosa” e “orchidea del vento”.
Con la fine dell’isolamento del Giappone seguita alla caduta dello shogunato, anche le ferree leggi feudali decaddero e così la coltivazione della Fukiran venne “liberalizzata”.
Cit.
Da qui all’Ikebana il passo è breve. Fiori e Giappone, tutto ruota intorno a queste due cose. Ho abbandonato i Bonsai (che continua a coltivare Mauro) e mi sono dedicata con passione all’Ikebana, ma le mie orchidee sono sempre con me.